Spunta un audio di Hamas relativo al bombardamento dell’ospedale a Gaza che ha portato alla morte di 500 persone.
“Siamo stati noi”. Questa, di fatto, la confessione shock che arriva da un audio, e da un filmato che riporta le parole, in cui due terroristi di Hamas confermano le loro colpe relativamente alla strage di Gaza con il bombardamento di un ospedale. A diffondere tale intercettazione, le autorità israeliane che confermerebbero, quindi, che dietro la morte di 500 persone ci sarebbe l’organizzazione che ormai più di dieci giorni fa ha attaccato Israele.
Hamas, l’audio intercettato
“L’esplosione nell’ospedale Al-Ahli a Gaza è stata causato da un razzo della Jihad islamica che ha avuto una traiettoria sbagliata”. Sono state queste le parole del portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari in merito al bombardamento avvenuto alla struttura medica. Dichiarazioni che troverebbero conferma in una serie di prove tra cui un audio/registrazione ottenuto dalla intelligence relativa a comunicazioni tra terroristi che parlano di una traiettoria sbagliata.
“È la prima volta che vediamo un missile cadere così. È nostro?“, si sente dire. La risposta: “Sembra di sì“. E ancora: “Alcune schegge di questo missile non sono israeliane”. E infine: “Dicono che sia stato lanciato dal cimitero dietro l’ospedale”.
Le vittime morte all’ospedale di Gaza
Secondo il bilancio fatto dopo il bombardamento dell’ospedale a Gaza, pare che i morti siano ben 500. La struttura ospitava centinaia di malati e feriti e persone costrette a lasciare le loro case. Hagari ha anche ribadito il fatto che in realtà sarebbe stato colpito il parcheggio del posto, cosa dimostrata dal fatto che non ci sia “nessun danno strutturale e nessun cratere che dimostra come non sia stato un attacco aereo a colpire il parcheggio” della struttura.
Non solo. Il portavece avrebbe anche sottolineato e contestato la rapidità con cui Hamas ha subito accusato Israele dell’attacco. “L’Idf ha lanciato un’indagine immediata basata sui dati dell’intelligence, filmati aerei, tutti ricontrollati”, ha poi assicurato sempre Hagari.